… di cambiare calendario.
Dovete sapere che, pur acquistandolo tutti gli anni, la versione 2010 de Les Dieux du Stade non verrà appeso da nessuna parte.
Le motivazioni sono semplici: pesa troppo, sarebbe faticoso cambiare pagina ogni 15 giorni (penalizzando le foto extra mese) e, decidendo di lasciarne una fissa (come capita con un vecchio calendario con i fari attualmente su una delle mie pareti) nel caso dei dieux non saprei chi mettere come front man permanente.
Quindi… vince l’ennesimo calendario con i fari (poche fissazioni, ma abbastanza chiare) e la nuova edizione de Les Odieux du Stade, in versione zodiacale per il 2010.
A chi critica la tradizione parigina di realizzare un calendario svestito tutti gli anni, faccio notare che il successo e derivato dalle vendite sembra aver contagiato anche i freddi paesi d’oltre Manica.
A parte l’Edimburgh Rugby, il cui calendario sembra essere acquistabile solo andando a Edimburgo o telefonando in Scozia, anche altri club inglesi sembrano essere stati colpiti dalla febbre da calendario, chi con temi seriosi, chi con evidente spirito goliardico…
Per ultimi non posso non citare gli australiani, che con il loro Gods of Footballs, che vede partecipare sia giocatori di Rugby League che di Football Australiano, realizzano da anni la più vecchia risposta anglofona ai nostri dieux… e che da quest’anno, dopo aver cambiato nome da Naked for a cause (restato come sottotitolo) a Gods of Sports, adesso come Gods of Footballs si è addirittura moltiplicato per tre, a seconda del tipo di palla ovale che si preferisce.
In questo caso, si può dire che Max sia un dilettante, potendo sfruttare solo il classico rugby a XV…
Trovo che spogliarsi per una buona causa sia un gesto molto carino, da parte dei nostri amati rugbisti! E quale migliore causa c’è del nostro annuale divertimento?
GIUSTA RISPOSTA kALLY, BUON ANNO A TUTTE E DUE
Sarò poco fine, ma basta che abbiano ‘Gods of balls’, e non cosette deludenti come certi perossidati di mia conoscenza (non biblica, ahimé, nonostante tutto).