Correva l’anno 1982 e una rete privata del nord Italia trasmise, sicuramente per la prima… ma forse anche per l’ultima volta, un musical americano dal titolo Hair.
La sottoscritta, armata di un vecchio registratore a cassette, passò tutto il film (era la prima volta che lo vedeva, perché al cinema l’aveva perso) registrandone le canzoni… cassetta che restò sacra e inviolabile fino all’anno dopo, quando riuscì a raggranellare abbastanza soldi per comperarsi la versione ufficiale della colonna sonora.
Non tutte le canzoni erano nel film e non tutte sembravano avere senso… ma alcune (oltre alla super utilizzata Aquarius) restano dei pezzi indimenticabili e la doppietta citata da Profumissima nei commenti del post precedente è una di queste.
Con il passare degli anni, l’aumento della disponibilità economica e una maggiore scelta sugli scaffali dei negozi di dischi, è iniziata la ricerca di altre versioni e, dopo essere entrata in possesso della riedizione della prima versione del musical debuttato off off off Broadway nel 1967, tutto acquistò un nuovo significato.
La trasposizione cinematografica non era che una blanda imitazione dei temi trattati dal musical e vederlo dal vivo (due volte, con compagnia originale americana e uno, con produzione italiana e adattamento da dimenticare) è un’esperienza impagabile.
La passione per questo musical è condivisa con Kalligalenos ma, forse a causa del tema non sempre universale, non siamo riuscite a diffondere l’hair-virus tra gli altri componenti del gruppo e, da sole, ci siamo divise i personaggi.
Woof, che si tratti del film o del musical, è sempre stato il mio preferito… mentre Kalligalenos, predilige Jeannie… abbiamo assordato i nostri compagni di viaggio per vari anni, ascoltando e cantando le canzoni del musical, in tutte le versioni possibili e immaginabili.
Ma, il top, l’abbiamo raggiunto nel 1994 in Francia, durante la visita ai luoghi dello sbarco in Normandia, facendo una serie di foto a tema davanti alla distesa di croci nel cimitero dei caduti americani… che non eravamo tutte normali l’avevate già capito, vero?